sabato 1 agosto 2009

02/06/2009 SANTIBANEZ - FONCEBANDON

Dopo i 36,5 km di ieri, decidiamo di accorciare la tappa fermandoci a Foncebandon, sono 31 km e basta... e mentre c'incamminiamo lungo sentieri e vallate mozzafiato, osservo tutto quello che mi si prospetta e finalmente intravedo il cammino che mi aspettavo di vedere, le valli, il silenzio e la solitudine quella che non ti buca l'anima.
A San Justo de la Vega, facciamo un'abbondante colazione: caffè con leche e pane e cioccolata, anche se, io avevo mangiato la tortiglia che Ercole mi aveva preparato la sera prima, si sa, dopo l'eutirox devo mangiare se no ho un calo di forze non indifferente....
Arriviamo tutti insieme ad Astorga, ad esclusione di Luca che a causa della tendinite accetterà il passaggio in auto da Ercole. Ci aspetterà a Foncebandon.
Astorga riusciamo a vederla tutta, ci fermiamo al mercato a comprare quello che oggi sarà il nostro pranzo: la frutta, compriamo anche da un apicoltore del polline, così nello zaino oltre al sasso che mi porto dietro, ci metto anche il vasetto di vetro con il polline, avrò un peso sulle spalle che si aggirerà sui 15 kg e gli effetti sui piedi si sentono....
Giungiamo a Foncebandon, la Cruz de hierro è a due km, Andrea non contento, prosegue per andare a vedere cosa sia questa Cruz de hierro ed al ritorno non mi sembra contento, si aspettava forse di più.
La tappa di oggi mi ha provato duramente e sono riuscita a proseguire creando una specie di separatore con una garza per far si che il dito del piede sinistro non mi desse problemi, ma arrivata all'albergue i probemi ai piedi sono evidenti, tutti o zoppicano, oppure li vedi fare pediluvi a base di intrugli vari dal sale all'aceto, ma come dice una ragazza argentina, le ampolle ai piedi sono i peccati che vengono fuori e che andranno via arrivati a Santiago.....
Anche qui l'hospitalero è un romano, Marco, non simpatico come Ercole, sofisticato ed un po' delicato, a volte acido e pungente, ma forse oggi non siamo in giornata per essere obiettivi sulle persone, chi in un modo, chi in un altro abbiamo male da qualche parte... Luca pur essendo arrivato in anticipo gli tocca il materasso per terra, noi riusciamo ad avere dei letti a castello. L' ospitalero è al primo giorno di accoglienza ( si fermerà qui per quindici giorni ) ed ha fatto un po' di confusione dimenticando che i ciclisti devono essere accolti dopo le ore 16.00, facendoli entrare prima ha lasciato a terra con i materassi molti di quelli che arrivano a piedi. Decidiamo di non mangiare all'albergue, anche qui il paese non offre nulla, Marco mi dice che fino all'anno scorso era disabitato, adesso ci abitano abitualmente sette persone, (tra cui una coppia spagnola che ha aperto un ristorante in stile medievale) fino a crescere nei periodi in cui si fermano i pellegrini. Andiamo a mangiare nel ristorante gestito dalla coppia spagnola e vestiti in tenuta medievale, tutto intorno a noi è medievale, mangiamo affettati, il churrasco in abbondanza e beviamo il tinto spagnolo, il vino rosso , dulcis in fundo un dolce che è una specie di torta sacher, una meraviglia per il palato di chi ama i dolci come me; tutto è abbondante e ci ripaga della fatica e del quasi digiuno del pranzo a base di frutta, usciamo dal locale che siamo “satolli”.
Ancora oggi ricordo il pane che faceva da base al churrasco, una specie di “freselle” e che non sono riuscita a mangiare perché ero sazia......
L'albergue anche oggi è un misto di lingue straniere, si sente parlare brasiliano, coreano, tedesco, argentino e naturalmente spagnolo, italiano... ho rivisto anche il tedesco Edwin con la pellegrina americana che parla bene il francese ( che sia francese? ), li ho visti tenersi per mano, li ho salutati, che sorprese che riserva questo cammino, oltre che essere una farmacia del doping è anche un'agenzia matrimoniale!!!
Chissà Gherard dov'è arrivato...
Si va a nanna e quando incomincio a prendere sonno iniziano i russatori a concertare, scricchiolo le dita, ma niente da fare, c'è anche qualche tedesca che nel sonno ha un'improbabile amplesso, il cammino è anche questo...

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