lunedì 3 agosto 2009

03/06/2009 Foncebandon - Ponferrada

Stamattina il nervosismo imperava, sarà che nessuno di noi ha dormito bene, sarà per l'hospitalero Marco non simpatico, il risveglio non è stato dei più felici. Luca ci racconta che nella sua camera ha beccato il campione del mondo dei russatori, ma che almeno, quest'ultimo, aveva avvisato i malcapitati ospiti di quello che li aspettava..... Siamo partiti io con i piedi malconci e senza nemmeno poter fare colazione, il paese delle sette anime non offriva nulla e l'albergue offriva la cucina per poter riscaldare qualcosa, ma non avevamo niente con noi, quindi siamo partiti ed una volta arrivati dopo due chilometri alla “Cruz de hierro”, ho deposto il bastone ed il sasso che mi portavo dietro nello zaino da un po' di tappe, con Aldo fatte le foto di rito ci siamo incamminati per il primo paese che potesse offrire un bar e la colazione: El Acebo, Luca ed Andrea nel frattempo si erano incamminati in precedenza.
Arrivati finalmente ad El Acebo, Aldo offre a tutti la colazione e ne approfittiamo entusiasti, razione di brioche doppia per tutti!!!
Ci voleva proprio una colazione così, ormai la fame si faceva sentire ed io ero già andata in riserva da un bel po', in più le ampolle varie ed il dito del piede sinistro mi facevano male .
Il prosieguo del cammino è un misto di campi e sentieri che affrontiamo in compagnia di folti gruppi di pellegrini e man mano che Ponferrada si avvicina i campi con gli alberi di ciliegi che incontriamo sono immensi e tanti e tutti indistintamente, dagli austeri tedeschi e non , si ritrovano ad allungare una mano per raccogliere e mangiare le ciliege: una bontà, oltre che una ghiottoneria... ne ho mangiate tante....
La tappa di oggi sarà breve, i 27 km totali serviranno per i Aldo e Luca a ricongiungersi con i loro parenti, a me a riposare i piedi così provati. Si arriva a Ponferrada e quando siamo all'albergue, l'unico del posto è già preso d'assalto dai pellegrini, restiamo in fila per un'ora abbondante, Andrea
decide di proseguire snervato dall'attesa e con la promessa che ci rivedremo domani tutti.
La registrazione avviene con hospitaleri tedeschi. Veniamo sistemati in una camerata grande con spagnoli, italiani e noto che noi latini siamo tutti insieme e che le persone sono anche più rumorose, mentre i nordici e gli stessi tedeschi vengono sistemati in camere più ospitali ed accoglienti e con pochi letti a castello …. non so se la mia è una constatazione vicina alla realtà o se, semplicemente, non gradisco la sistemazione dataci snervati dall'attesa troppo lunga per registrarsi.
Una volta sistemati gli zaini e fatta la doccia andiamo in piazza a bere qualcosa, nell'attesa che ci raggiungano gli amici ed i parenti di Aldo e Luca.
Riesco a comprare il coprizaino in un negozio tecnico visto che le previsioni per i prossimi giorni non sono per niente buone è prevista pioggia e con l'altra spesa avuta in farmacia devo dire che le mie spese extra sono state alquanto superiori al badget che mi ero prefissa …..sono fuori.... e di tanto..... ma và bene così...
Quando arrivano i parenti dei pellegrini milanesi si va a cena ed il nostro gruppo si arricchisce con: Margherita, Anna e Pino e domani è un altro giorno.

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