mercoledì 5 agosto 2009

06/06/2009 Samos - Ferreiros

Anche oggi giornata uggiosa ed anche oggi di acqua ne prendiamo tanta, usciti io ed Andrea dal convento dei frati e fatta colazione in un bar ,ci siamo incamminati per Sarria dove avremmo aspettato tutti gli altri pellegrini che ormai fanno compagnia ,da un po', al mio cammino...
Guinti a Sarria siamo andati al mercato del paese a comprare formaggio, pane cotto a legna, frutta, insaccati, tanta abbondanza ha scatenato la gola...
Ci siamo recati fuori da una chiesa dove tutti andavano a mettere il sello alla loro credenziale, perché , qui incomincia il cammino di chi fa solo gli ultimi 100 km, noi decidiamo di fermarci a mangiare un po' di ciò che abbiamo comprato senza andare a mettere nessun sello, ad un certo punto però, una pioggia forte e continua inizia nuovamente a non darci tregua, ci ripariamo sotto una tettoia e con noi arriva una vecchietta che si accingeva a recarsi al mercato, parla galiziano, ma capisce anche il castigliano, ho difficoltà con il galiziano, quasi come se mi rifiutassi di capirlo, Andrea si diletta con il castigliano gli piace, io sono infreddolita e fradicia.... dopo un bel po', decidiamo di ripartire, la vecchietta pure, sembra che la pioggia, si sia trasformata in pioggerellina fastidiosa, ma presente e continua. Il tenore di vita in questa parte della Spagna è molto accessibile, mi piace immaginarmici dentro, ma sono puramente delle illazioni, dei sogni...
Ci rechiamo in paese presso il bar detto “ della scalinata”, ci sono diversi pellegrini che sostano e nel frattempo ha ripreso incessante a piovere, prendiamo da bere ed aspettiamo i nostri amici al bar, è freddo e decido di andare a comprare una mantella, il mio k-way non serve con questa pioggia e mi reco presso un negozio in fondo alla “ scalinata”, adesso capisco perchè tutti gli stranieri hanno le mantelle, oltre che i k-way , riparano oltre che la persona anche lo zaino.
Finalmente arrivano gli altri amici pellegrini, hanno preso anche loro tanta acqua, oggi non si salva nessuno. Decidiamo di proseguire per Ferreiros e quando arriviamo sotto un diluvio ed un po' snervati dal fango, dalla pioggia arriviamo all'albergue municipal dove l' hospitalera dispiaciuta ci dice che non c'è posto, non ci sono altre alternative, anche le case rurali sono “full”, ci mandano in un ristorante dove ci diranno che potremo arrangiarci sistemandosi con i materassi a terra .: bé meglio di niente per un po' abbiamo temuto di dover prendere d'assalto qualche stalla!!!
Pian piano la stanza dove veniamo sistemati con i materassi a terra, si riempie di tanti altri pellegrini e così una piccola babele è formata anche qui... e dopo i 41 km e più di ieri, oggi l'aver fatto solo 27 km è un sollievo per le condizioni atmosferiche e per i panni che saremo costretti ad asciugare intorno ad una stufa a gas, qui non c'è né lavatrice, né tantomeno un'asciugatrice.
Andiamo a mangiare al ristorante che ci ospita , la cameriera, una ragazza di colore che parla bene l'italiano, ci porta da mangiare in abbondanza, messo il sello, mangiato bene si va a nanna speriamo che domani ci sia il sole …........

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