sabato 18 luglio 2009

28/05/2009 ITERO DE LA VEGA – CARRION DE LOS CONDES

Il sole di ieri mi ha ustionato i polpacci, il colore è viola, io non sopporto questo colore, è da quaresima!!! Aldo, ha rimediato alla mia piccola ustione con una crema a base di aloe vera, è refrigerante e calmante, Aupa!! Questa mattina la colazione è saltata l'unico bar disponibile era chiuso, il prossimo con enorme rammarico è a ben otto chilometri, aimhé, tiro fuori dallo zaino un pezzo di baguette di due giorni fa, va benissimo ed è buonissimo, la fame cosa non fa.....
Lungo la strada sterrata e con i campi a farci compagnia su entrambi i lati, incontriamo un vecchietto un po' in là con gli anni, ci racconta che sono otto anni che va avanti ed indietro per il cammino a raccogliere dediche e firme dei pellegrini con un block notes che ha con sé . Gli scrivo la dedica e sulla giacca noto che ha una targhetta con il nome e cognome: Miguel Ortega, consegnatogli il notes, mi chiede di dargli un bacio, gentilmente rifiuto... furbo il vecchietto.!!!! Aldo gli dà un euro .
Giunti a Boadilla del Camino riusciamo a fare colazione, non è un granché, ma è meglio del niente..
Luca anche oggi è costretto a prendere l' autobus, non riesce più a camminare dalla tendinite che lo affligge, Wallace, il figlio della scrittrice brasiliana gli regala la pomata per cavalli utilizzata il giorno prima. Così anche oggi proseguo con Aldo. Durante il tragitto, mi colpiscono le tante signore anziane da sole a fare questo cammino, come la signora Pina che va avanti lentamente, mi chiedo come farà ad arrivare a Santiago, quanto ci impiegherà....
Arriviamo a Carrion de Los Condes, ritroviamo Luca e così tutti e tre andiamo in cerca di un albergue, i pellegrini arrivati a Carrion sono tantissimi, gli albergue sono tutti pieni e così riusciamo a sistemarci in un convento di suore, di lì a poco si riempirà anch'esso.
Decidiamo, avendo a disposizione la cucina del convento, di far spesa e saltare il solito " menù del dia ". Luca prepara un buon risotto con pistacchi, pancetta e zucchine , di secondo del formaggio spagnolo, pane e via a lasciare posto al gruppo di spagnoli che dopo di noi preparerà il proprio menù....
Alle h 20.00 vado nella chiesa di Santa Chiara per la messa dove ad ogni pellegrino per ogni nazionalità, viene fatto leggere un passo nella propria lingua, essendo l'unica italiana, stà a me leggere la lettura del mio paese.... che bello se avessi potuto dirlo in napoletano......!!!!!
Ritorno nel convento – albergue, le gambe le sento bollenti e cotte per il sole e via a ridare la crema di Aldo.
Trovo internet e rispondo alle e-mail che trovo nella mia posta, alle h 22.00 si spengono le luci è ora di andare a nanna . Domani tappa da 39 km... a Dio piacendo!

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