venerdì 24 luglio 2009

29/05/2009 Carrion de Los Condes – Sahagun

Anche questa mattina il freddo pungente ci obbliga al solito abbigliamento autunnale... poi il caldo cocente sotto un sole senza compromessi. Sono in compagnia di Aldo, ripenso a tutte le persone che ho incontrato dall'inizio del cammino, rivedo i loro volti, riascolto le loro storie ( Lothar, Edwin, Gherard, Hannette, Magnhuss, le due americane, Susi, Gabriella, le due ragazze di Lecco: Lucia ed Antonella, la giapponese ) ed anche i personaggi un po' in contrasto con la realtà del cammino e cioè: l' irlandese e lo svedese, sempre disponibili a demolire psicologicamente i più deboli, o presunti tali.... gran bevitori e sempre vestiti di nero. Poi, la signora Piera di Piacenza, l'amica di P. Coelho, insomma, avete già capito che il sole di oggi sta avendo i suoi effetti....Ricordo, Enrico il piemontese, le sue due amiche friulane, tanti personaggi, tante storie, ognuno con il solo desiderio di arrivare a Santiago, ma perché, mi chiedo... ed io....perché?
Mi viene in mente Gherard, quando per farmi capire che era stanco, mi diceva che non mi chiamavo Lina, ma Lina-moto, perché andavo troppo ed anche oggi, propongo una sosta in un bar per una bibita, Aldo è un po' stanco una coca- cola a questo punto ci vuole proprio!!!
Arriviamo a Sahagun, sulla porta dell'albergue municipal, leggiamo un cartello che c' informa che la struttura aprirà alle 16.30, ma Aldo vedendo un olandese andare su decide di andare a vedere un po' com'è la situazione e grazie a questa sua intuizione, prendiamo posto e sistemiamo i sacchi a pelo e zaini, riposando nell'attesa dell'ospitalera; più tardi espletate le solite registrazioni, doccia gelata e via che una buona Guinness ci attende, non mi piace bere, ma ad una Guinness non so dire di no!!!
Nel frattempo Luca è stato raggiunto da Andrea un ragazzo di Brescia incontrato in qualche tappa precedente in compagnia di un amico, che, a Burgos è tornato a casa, Andrea ha deciso di fare il suo cammino ugualmente. La speranza è che ci raggiungano a Sahagun.
Ripenso ad oggi pomeriggio, a quando, io e Aldo a Moratinos ci siamo fermati a ridosso di una chiesa a mangiare il solito bocadillo ed a quando siamo andati a giocare sui giochi all'aperto dedicati ai bambini,Aldo sul cavalluccio ed io sul dondolo e da lontano, le risate di una vecchietta che divertita ci è venuta incontro … come per guardare meglio... il viso illuminato dall'ilarità di un sorriso sdentato e senza dire neanche parola, se non rispondere al nostro saluto.
La serata l'abbiamo conclusa con il menù del dia, Luca ed Andrea non sono riusciti a raggiungerci, sarebbero stati troppi i km; la cena abbondante l'ho conclusa con una buon piatto di fagioli, tre salsicce rosse, tipiche della Spagna, un uovo ad occhio di bue, patatine fritte e gelato finale.... dopo 41 km ci stà anche una cena così....

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